(termofast) La posa in opera degli impianti a gas domestici, regolata in particolare dalla norma UNI 7129, deve seguire determinati criteri progettuali. Vediamoli insieme.
La quasi totalità delle abitazioni civili del nostro Paese sono servite da un impianto a gas. In Italia le utenze servite dal gas metano sono 28,5 milioni circa (fonte CIG, 2015).La posa in opera degli impianti a gas domestici
Da un antenato utilizzo rivolto all’illuminazione (a inizio ‘900), il gas è andato progressivamente occupando un ruolo di primo piano nel bilancio energetico domestico. Dopo essersi affermato come alimentazione delle cucine (sostituendo le bombole in GPL), da qualche decennio si è imposto come fonte di riscaldamento degli ambient e la produzione di acqua calda sanitaria perché agevolato, rispetto ad altri combustibili, da minor costo, maggior efficienza delle reti di distribuzione, e dal minor impatto ambientale.
Vediamo, con l’ausilio della normativa vigente, regole e tecniche di installazione di un impianto domestico a gas (con potenza fino a 35 kW), dalla posa delle tubazioni, alle verifiche e collaudo.
Gli impianti domestici in Italia principalmente si distribuiscono due tipi di gas combustibili:
gas naturale (metano)
gpl (gas di petrolio liquefatto)
Il gas naturale (o metano) è la fonte di energia primaria più diffusa in Italia: dai giacimenti di estrazione e, attraverso una fitta rete di distribuzione, arriva direttamente nelle nostre case. Il gpl, viceversa, viene commercializzato in bombole e piccoli serbatoi.
La posa in opera degli impianti a gas domestici