Installazioni di Fitodepurazione

A fitodepurazione è un processo di depurazione naturale delle acque reflue, viene utilizzato per scarichi domestici, agricoli e industriali.

Proprio come avviene in natura la fitodepurazione riproduce il principio di autodepurazione tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide, per funzionare è necessario l’utilizzo di piante macrofite. L’impianto di fitodepurazione è una tecnologia “recente” infatti i primi studi risalgono agli anni settanta, solo successivamente si è iniziato ad utilizzare questo sistema per depurare i reflui.

Quando è necessario realizzare un impianto di fitopedurazione?

Per realizzare un impianto di fitopedurazione è doveroso specificare le condizioni che rendono obbligatorio l’utilizzo di tale sistema, se l’abitazione non è servita da fognatura pubblica e l’ente gestore rilascia la dichiarazione di non esistenza di pubblica fognatura si può procedere in tre modi differenti:

  1. Subirrigazione
  2. Fitodepurazione
  3. Vasca a tenuta o pozzo nero

In linea generale è sconsigliato utilizzare la vasca a tenuta in quanto richiede una manutenzione frequente, mentre resta l’unica alternativa se per questioni di spazio non si riesce a realizzare un impianto di subirrigazione o fitodepurazione.

Esistono vari tipi di fitopedurazione:

  • superficiale
  • sommersa a flusso orizzontale
  • sommersa a flusso verticale

In questo articolo andremo ad approfondire la tecnica della fitodepurazione sommersa a flusso orizzontale.

Criteri per il dimensionamento

Come prima cosa bisogna dimensionare l’impianto di fitodepurazione in base agli abitanti equivalenti (A.E.) che per convenzione si può determinare nel seguente modo:

CASA DI CIVILE ABITAZIONE: conteggio dei posti letto:

  • 1 a.e. per camere da letto con superflcie fino a 14 mq;
  • 2 a.e. per camera superiore a 14 mq.

FABBRICHE O LABORATORI ARTIGIANI

  • 1 a.e. ogni 2 dipendenti, fissi o stagionali, durante la massima attività.

DITTE E UFFICI COMMERCIALI

  • 1 a.e. ogni 3 dipendenti, fissi o stagionali, durante la massima attività.

RISTORANTI E TRATTORIE

  • 1 a. e. ogni 3 persone risultanti dalla somma del personale dipendente e dal numero di avventori (il numero degli avventuri è calcolato dividendo le superfici complessive delle sale da pranzo per 1,20 mq).

BAR, CIRCOLI E CLUBS

  • Come al punto precedente ma calcolando 1 a. e. ogni 7 persone.

Casi particolari dovranno essere valutati di volta in volta.

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